martedì 10 maggio 2011

Pasquale Scura e l’Unità d’Italia di Giovanni Pistoia



Pasquale Scura e l’Unità d’Italia
Giovanni Pistoia

Se saremo in grado di appropriarci
del nostro passato avremo la certezza
di conoscere e vivere meglio
e profondamente il nostro futuro.
(Dante Maffia)


L’anniversario dei Centocinquanta anni dell’Unità d’Italia ha riacceso interesse per gli studi storici, come era facilmente prevedibile. Accanto a opere che fanno il punto complessivo sulle vicende di allora, con riferimenti a Cavour, a Mazzini, a Garibaldi, sono nate anche ricerche, che focalizzano l’attenzione su aspetti molto particolari o su personalità apparentemente minori ma che hanno avuto, invece, un ruolo non marginale, a volte di grande rilievo. Tra questi Pasquale Scura, nato a Vaccarizzo Albanese il 24 aprile 1791 e scomparso a Napoli il 12 gennaio del 1868



Francesco Perri, già docente, dedica a Pasquale Scura un volume di oltre quattrocento pagine. Si tratta di una raccolta preziosa di documenti, ben selezionati e ordinati, che faranno, certamente, la gioia di lettori interessati e di studiosi. Un lavoro certosino, che è frutto, innanzitutto, dell’amore per il proprio paese, oltre che di una passione, quella della ricerca, che da anni anima Perri.

Il libro è stato presentato il 29 dicembre del 2010, a Vaccarizzo Albanese nella Sala convegni “N. Marino”, grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Ente locale e dell’Associazione A.S. Promotion.

Una platea numerosa e attenta ha seguito il dibattito. Francesco Perri, stimolato dalle domande del Coordinatore dei lavori, il prof. Gennaro Mercogliano, ha esposto ai presenti le motivazioni che hanno spinto a compiere la ricerca. Nel corso del dibattito, ha precisato che non si sente uno storico, ma un appassionato della ricerca delle fonti, strumenti indispensabili per fare della buona storia. Precisazione non banale - mi permetto di annotare - poiché, oggi, troppo spesso, autori frettolosi affastellano saggi su saggi con una scarsa frequentazione degli ambienti archivistici.

Dal testo di Perri emerge con chiarezza la figura di Pasquale Scura. La biografia del Ministro ne è notevolmente arricchita. I tanti documenti che sono stati recuperati e riprodotti saranno utilissimi per studenti e studiosi per future ricerche. Ma il testo si presenta anche di facile consultazione per chi studioso non è.

Lavori del genere non sono una fuga dal presente, stanno, invece, dentro gli avvenimenti di oggi (oltre, mi pare ovvio, contribuire a dare nuovi contributi alla conoscenza). Lo esprime bene, con poche parole, Dante Maffia nella dedica che appare sul libro: “Se saremo in grado di appropriarci del nostro passato avremo la certezza di conoscere e vivere meglio e profondamente il nostro futuro”.

È stato questo, in realtà, il filo conduttore che ha animato il convegno, grazie anche alle interessanti relazioni di Gennaro Mercogliano e Franco Joele Pace. Il dibattito si è arricchito, inoltre, con gli interventi di Angelo Positò, Aldo Marino (Sindaco di Vaccarizzo), F. Altimari, C. Marini, dell’assesore Occhionegro della Provincia di Campobasso e del magistrato Minisci.

Appuntamenti come questi, e come tanti che si stanno svolgendo in varie parti del Paese, possono avere un significato se ci aiutano a capire perché questa auspicata Unità non si è ancora, nella sostanza, compiuta. Perché tanta parte del Mezzogiorno è ancora così lontana dal resto dell’Italia.
Centocinquanta anni sono tanti, eppure così pochi per costruire davvero una Nazione, un Popolo, uno Stato; perché tutti i suoi abitanti abbiano pari diritti e doveri.


Francesco Perri     
Pasquale Scura
Protagonista dell’Unità d’Italia
La sua vita attraverso i documenti
Lepisma, Roma 2010

Il testo è apparso sul blog La rosa nel bicchiere
in data 17 dicembre 2010

(apparso, successivamente, in altri blog e su profili face-book)

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